
Segrate
Di cosa mi occupo:
Sono un'agronoma di 33 anni, con un significativo interesse per l'agricoltura biologica ed il food, argomenti che ho potuto approfondire sia con i miei studi che come interessi personali.
Ho un'esperienza di oltre tre anni nel mondo degli agrofarmaci (settore marketing&communication) dove mi sono occupata dei rapporti con la stampa (riviste specializzate) e ho curato personalmente la realizzazione di articoli, comunicati stampa ed advertising.
Attualmente sono in cerca di nuove opportunità lavorative.
Scrivo su un blog: http://www.greenme.it/spazi-verdi/terragaia
Perché sono in workHER:
Sono laureata in Agraria e purtroppo il mondo dell’agricoltura, in alcuni suoi aspetti (agrochimico, istituzionale, aziendale) è ancora prevalentemente maschile.
Evidentemente non sta bene che giovani donzelle si sporchino gli scarponi di terra, o non sta bene stringere mani con unghie annerite o semplicemente contrattare, vendere, promuovere un erbicida, un insetticida, un fertilizzante.
Circa due anni fa, nella azienda in cui lavoravo, si è liberato una posizione che calzava a pennello con le mie competenze tecniche, ma, purtroppo, non mi è stata data neanche l’opportunità di poter provare a svolgere tale ruolo. Anzi, ad un certo punto dal settore "marketing&communication" sono stata demansionata ai "servizi generali e segreteria". Successivamente da full time, sono passata a part-time. Il passo successivo è scontato: il contratto, che dopo tre anni, per legge doveva diventare indeterminato, non mi è stato rinnovato.
Esistono uomini che non riescono ancora ad accettare l’alterità e l’autonomia femminile, che probabilmente hanno fatto abbandonare il lavoro alle loro mogli.
Esistono uomini che ancora credono nel gioco dei “ruoli” sia nel privato che nel lavoro.
Oppressione e discriminazione segnano ancora oggi la condizione femminile. So benissimo che non sto scrivendo nulla di nuovo eppure mi piacerebbe molto raccontare di un paese che tutela le donne, il loro lavoro, il loro essere madri.
Quello che ho visto da lavoratrice è stato svilente: ho visto donne che hanno tradito la loro intelligenza, donne che hanno abdicato a favore di un’impersonalità disarmante, che preferiscono nascondersi in un ruolo, rinchiudersi in un falso assenso, donne che preferiscono restare nell’ombra.
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